E' una fredda mattinata d'estate, la grafica rossa sul display del termometro segna -2°C. Doppi guanti e doppio fazzoletto al collo, un rombante Paperino parte in sella alla sua nera moto: sferzato dal freddo lo sfigato papero giunge all'alcova di Archimede Pitagorico fresco laureato dottore in ingegneria e già in sella, sul ciglio della strada, ad una Fazer blu; i due protagonisti giungono puntuali al rendez-vous con Minny, già agghindata in una giacca viola e nei jeans più pesanti che ci sono.
Il Passo Stelvio mette a dura prova la tenuta termica dei loro arti, ma nemmeno la strada sterrata dell'Umbrail ferma i tre eroi del gelo e delle due ruote.
Dopo tanti tornanti e la visione di Orazio che fa la pipì, che tanto infantile riso suscita in Minny, un fotoritratto di rito immortala su carta i personaggi del viaggio di fronte al campanile sommerso di Curon Venosta.
Archimede è un sagace inventore, ragion per cui la sua motocicletta bicilindrica è attrezzata di un comodo divanetto per passeggeri, il cui maggior beneficiario è il culo di Minny fasciato nei bei jeans blu.
Nonostante la guida 80enne di Archimede e quella incosciente di Paperino, nonostante il ginocchio di Minny fotocopiato alla fiancata di un camper, i tre disneyani individui giungono ai piedi del famoso castello del famoso conte Puzzle di Ravensburger.
Fra giganti Pretzel al cioccolato ed elaborate ed artistiche torri sassarie, fra lezioni di botanica alla strega Amelia e la limonata di Nonna Papera, i tre girovagano rischiando di precipitare dal ponte, un'asse si spezza subito dopo il passaggio di Minny, forse in cerca del povero cantastorie Tannhauser o forse sulle tracce di Tristano ed Isotta cancellate dalla perfida Banda Bassotti. Le valchirie sanno forse qualche segreto e Cenerentola e Biancaneve sono forse rinchiuse all'interno delle mura del castello a bere il thè, ma per vederle occorre il biglietto e nemmeno Fievel può entrare senza; Sebastian è in fondo al lago e zio Paperone non c'è.
La giornata si chiude con una "mega doccia di 40 minuti" e con "la schiena a pezzi e il culo a brandelli ma una profondo gioia in cuor" e senza una goccia d'acqua a slavare il colore.
Il Passo Stelvio mette a dura prova la tenuta termica dei loro arti, ma nemmeno la strada sterrata dell'Umbrail ferma i tre eroi del gelo e delle due ruote.
Dopo tanti tornanti e la visione di Orazio che fa la pipì, che tanto infantile riso suscita in Minny, un fotoritratto di rito immortala su carta i personaggi del viaggio di fronte al campanile sommerso di Curon Venosta.
Archimede è un sagace inventore, ragion per cui la sua motocicletta bicilindrica è attrezzata di un comodo divanetto per passeggeri, il cui maggior beneficiario è il culo di Minny fasciato nei bei jeans blu.
Nonostante la guida 80enne di Archimede e quella incosciente di Paperino, nonostante il ginocchio di Minny fotocopiato alla fiancata di un camper, i tre disneyani individui giungono ai piedi del famoso castello del famoso conte Puzzle di Ravensburger.
Fra giganti Pretzel al cioccolato ed elaborate ed artistiche torri sassarie, fra lezioni di botanica alla strega Amelia e la limonata di Nonna Papera, i tre girovagano rischiando di precipitare dal ponte, un'asse si spezza subito dopo il passaggio di Minny, forse in cerca del povero cantastorie Tannhauser o forse sulle tracce di Tristano ed Isotta cancellate dalla perfida Banda Bassotti. Le valchirie sanno forse qualche segreto e Cenerentola e Biancaneve sono forse rinchiuse all'interno delle mura del castello a bere il thè, ma per vederle occorre il biglietto e nemmeno Fievel può entrare senza; Sebastian è in fondo al lago e zio Paperone non c'è.
La giornata si chiude con una "mega doccia di 40 minuti" e con "la schiena a pezzi e il culo a brandelli ma una profondo gioia in cuor" e senza una goccia d'acqua a slavare il colore.