Di notte quando dormo loro stanno là: c'è chi continua a fare quello che stava facendo e chi sta in posa a guardarmi dall'ala del tetto che spiove verso il mio letto. Le fotografie coprono oltre un ventennio di vita. I più compaiono ripetutamente come una prospettiva del movimento. Samuela, ad esempio, sola davanti a Ponte Vecchio a Firenze e in posa con Matteo, e con Lisa, e con Jenny. E' vero che non posso vedere due foto contemporaneamente, a meno che non siano vicine, e non è il caso di Samuela, ma non credo sia possibile spostarsi da un'inquadratura all'altra. Però si può sempre parlare: mi incuriosirebbe assai sapere cosa ha da dire il Manuel in sella alla moto a quello stravaccato sulla poltrona di una nave, o conoscere i pensieri in cui è assorta una Jenny appoggiata alla ringhiera di un battello, o scoprire il segreto che si cela dietro al sorriso di tutte le Jessica del tetto. Il Manuel con il baffo sa di essere stato in Africa? Nascerà mai una storia fra Chicco e Francesca, rinchiusi in quell'angusto spazio fra una scala e il faccione di mia mamma? E ancora, Michele tradisce forse la Francy addormentata sulla sua spalla con la Samy appoggiata poco più in là alla spalla di Jenny? Nicola si stancherà mai di andare in moto? E Lisa sotto ad un tendone rosso con lo sguardo rivolto verso il basso, guarda me o mia cugina Giorgia nel passeggino? Vorrei essere una foto sul muro per abitare quel mondo di ricordi, magari nascosto dietro al boccale di birra di Michele, quello di Praga; così, per vedere se il piede della statua a cui Eg fa il solletico prenderà vita o se la slitta con tre quarti di matti del nord scivolerà giù dal tetto finendo magari sul tavolo del monte dove stiamo giocando a "uno stacco". Ma il cioccolato del pretzel di Lisa non si è ancora sciolto dopo tutti questi mesi, la birra non finisce e nemmeno la benzina nei serbatoi delle moto. La Francy con il triangolo del biliardo in testa avrà forse bevuto troppo? E com'è che mio fratello minore è al contempo più giovane e più vecchio di me sotto un albero di ghiaccio a quattro anni?
Il giorno dopo il 9 gennaio, quando però non è ancora il 10 gennaio: ho visto accadere un fatto strano; uno dei Manuel più vicino al comodino mi ha rubato il passaporto: lo ho visto sparire per finire dentro alla tasca del ladro. Ho cercato di recuperarlo, con l'unico risultato di impiastricciare di impronte la carta fotografica in cui è impresso il delitto. Mi chiedo poi a cosa gli possa servire il mio passaporto, visto che v'è stampata la mia foto e non la sua; e poi nel mondo sul tetto non v'è alcuna dogana per il controllo dei documenti. Sospetto a questo punto che quel ricordo voglia saltar fuori dalla foto e prendere a girare per il mondo quello vero: in pratica mi vuol fregare il posto. Bah, dovrò prestare attenzione nei prossimi giorni a che non ci sia una fuga, una fotografia con uno spazio bianco oppure senza il protagonista. Una foto del nulla, se manca il ritratto... Immagina! Un ricordo che scappa a gambe levate con il tuo passaporto: la gente sarebbe sì confusa da non sapere più quale è presente e reale e quale è passato e rimembranza, se non fosse per l'ombra che le fotografie non hanno. A chi dare retta? A me che grido: "Riacchiappate quella reminescenza che non è altro, mi ha rubato il passaporto" o all'altro che inveisce: "Presto prendete quel pazzo che mi accusa di non esistere"? In fondo lui avrebbe i documenti che ne attestano l'essere e io no. Lui cesserebbe di essere un ricordo per esistere e io cesserei di esistere per non divenire ricordo, ma delirio. Magari dovrei staccarlo dal tetto, per prudenza, e chiuderlo in un libro, in un album con la colla sulla schiena e la pesante copertina ricamata ad amputargli la voglia di volare via. E' sempre questo il pericolo che si corre quando le foto si appendono al muro o al tetto senza una cornice: possono squagliarsela. E' già difficile dormire con loro che chiaccherano, se poi prendono anche a gironzolare impunemente allora è finita! Anche perchè che vuoi fare? Gridi: "Chi va là?" "Sono io, Samuela"
Sì, ma quale?